Cenni Storici su Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco

di Lionello Puppi

Autoritratto di Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco Il primo documento sul Buonconsiglio risale al 1495, quando il pittore già abitava in Venezia e vi teneva reputata bottega, visto che nel 1497 s'assicurava una commissione di riguardo per la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano: è, comunque, probabile, su indizi consistenti, che egli fosse nato intorno al 1465 in Montecchio Maggiore presso Vicenza.

E a Vicenza Giovanni compì la propria formazione presso Bartolomeo Montagna, partecipando, tra la fine del nono e avvio dell'ultimo decennio del '400, accanto al maestra e a Cima, all'allestimento dell'arredo pittorico della Chiesa di S. Bartolomeo, per cui compì la celeberrima Pietà, ora al Museo vicentino, che è il suo capolavoro, e un vertice della civiltà figurativa veneta del XV secolo.

Il trasferimento tra le Lagune non impedì al Buonconsiglio di tornar a Vicenza per eseguirvi opere importanti, ma, dal 1509 e sino al 1513, il centro della sua attività si trasferisce a Montagnana: il ritorno nella Capitale costringe il maestro - come tanti altri protagonisti della vicenda quattrocentesca - ad una condizione se non emarginata, certo di secondo rango.

Che, nel 1531, figurasse gastaldo, attivo, della Fraglia dei pittori veneziani non è fatto contraddittorio, ma conseguente, giacchè, infine, la dimensione corporativa costituisce struttura d'organizzazione tradizionale, e contestata dalla rivendicazione liberale delle nuove generazioni.
Tra il 1536 e 1537 dovette avvenire la morte del Buonconsiglio, che possiam ritenere l'esponente più interessante e capace d'esiti originali, conseguiti attraverso autonomi sforzi d'aggiornamento e superamento, della scuola vicentina del Montagna.